La Dentosofia è una terapia odontoiatrica particolare dove
l'approccio umanistico é applicato all'Odontoiatria.
Vengono utilizzate tecniche funzionali evidenziando il legame tra la bocca, l’essere umano e, in generale, quello del mondo.
La Dentosofia condivide con la Kinesiologia la visione della
persona come di un organismo in cui corpo, mente ed anima si fondono in modo inscindibile.
Ciò che ormai é evidente a chiunque é che buona parte dei dolori fisici derivano da fattori psicologici, ovvero il corpo evidenzia esternamente problematiche interne, una sorta di valvola di
sfogo.
La dentosofia parte dall’idea che quando l’individuo è in equilibrio, gode di ottima salute ma se subentrano traumi affettivi, relazionali, quando la nostra reale volontà si piega alle necessità e ci si costringe a fare qualcosa che non si vorrebbe fare, quando non sentiamo intorno a noi amore, affetto, stima, apprezzamento, il corpo reagisce producendo uno squilibrio che si ripercuote sul corpo con dolori e fastidi. Il nostro corpo ci invia segnali per rielaborare le tensioni o ferite e tornare all’equilibrio ma, se non ascoltato, il disequilibrio e il fastidio si trasformeranno in patologie.
I denti non sfuggono a questa logica e le patologie che i denti presentano raccontano tutto di noi, i nostri disagi, tensioni, frustrazioni...
Le loro patologie consentono una lettura di quali disagi ne
sono la causa.
Carie, fratture, malposizionamenti, denti storti, sovrapposti, affollati, piccoli, grandi, fragili, hanno un motivo legato al singolo dente.
Se curiamo il “motivo”, potremmo dare il via ad una capacità autonoma di migliorare e addirittura guarire lo stato del dente.
Analogamente, ripristinando l'equilibrio fisico, si innesca un meccanismo di autocura anche delle " ferite dell'anima ".
La dentosofia, essendo una modalità di cura dei denti
adoperata dagli odontoiatri, non affronta la cura attraverso un lavoro di analisi psicologica, ma mettendo la bocca in condizione di riprendere la condizione di equilibrio.
Per ricercare l'equilibrio della bocca si ricorre ad un attivatore che mira a far rispondere i denti riattivando un corretto posizionamento e stimola il
paziente emotivamente.
Allentando le tensioni accumulate, si vuole produrre
un’attitudine inconscia e involontaria a sciogliere le tensioni emotive accumulate e, parallelamente, un miglioramento della bocca e della postura.
il paziente spesso avverte il miglioramento di dolori o patologie con cui aveva convissuto, miglioramento delle proprie prestazioni fisiche, miglioramento del proprio
benessere.
Non si faccia l'errore di considerare questa modalità simile alla tradizionale in quanto la
seconda riposiziona i denti, attraverso una forza meccanica, agendo solo sul “sintomo” (il dente storto, il palato stretto etc.), mentre la dentosofia cerca di attivare la capacità della
bocca di rispondere autonomamente ad una posizione di equilibrio, riposizionandosi e mutando.
Se si concepisce l’idea che le patologie dei denti siano legate a delle tensioni emotive, si
capisce come una conseguenza dell’agire forzosamente su un dente, possa essere un peggioramento di tale tensione o l’emergere di una tensione su altri piani fisici.
In questo senso mentre l’ortodonzia tradizionale si trova davanti casi di recidive: denti che, dopo essere stati allineati, cominciano a riprendere la sede sbagliata che avevano, nel caso della dentosofia questo non avviene, perché il dente si sposta in concomitanza con il rimuoversi della condizione che ha creato il malposizionamento.
L'approccio Kinesiologico alla Dentosofia unisce ed integra tra di loro l'essenza di entrambe le visioni umane, fondendole in un'unica visione olistica ancora più profonda ed efficace per la risoluzione degli squilibri odontoiatrici, posturali e generici presenti.